Ricostituenti dopo cura antibiotica: adulti e bambini
I ricostituenti dopo una cura antibiotica possono essere consigliati per recuperare le forze e riprendere le attività quotidiane senza fatica, dopo un periodo di malattia.
Gli antibiotici sono prescritti dai medici per combattere infezioni batteriche che possono diventare condizioni potenzialmente gravi, anche se possono lasciare fastidiose conseguenze. Per evitarle, sono disponibili ricostituenti che ripristinano l’equilibrio alterato dai farmaci.
Gli strascichi della terapia riguardano in primo luogo il sistema digerente. La flora batterica intestinale, in particolare, è vulnerabile all’azione dell’antibiotico. Quando viene danneggiata, si può avere diarrea, inappetenza, astenia.
Tutto ciò si aggiunge alle sequele dell’infezione per la quale il farmaco è stato prescritto.
Soprattutto nei bambini, può essere utile supportare la prevenzione e la ripresa da questi sintomi con il ricorso a integratori e farmaci ricostituenti
Cura antibiotica e possibili conseguenze
Le infezioni batteriche sono state in gran parte letali fino alla scoperta degli antibiotici. La disponibilità di terapie in grado di sconfiggere i microbi responsabili di molte polmoniti, peritoniti e piaghe altrimenti letali ha cambiato la storia della medicina. E con essa la storia dell’umanità.
Come è noto, gli antibiotici uccidono i batteri responsabili delle infezioni. Questo è un aspetto estremamente vantaggioso, ma il rovescio della medaglia è che la loro azione va anche a scapito dei batteri cosiddetti amici. La flora microbica che abita nel nostro corpo e che è così preziosa per la nostra salute viene danneggiata dalla cura antibiotica.
Ecco allora che diventa essenziale, in primis, limitare l’assunzione di questi farmaci alle situazioni nelle quali è strettamente necessaria. Questo contribuisce anche a limitare il fenomeno dell’antibiotico resistenza, cioè la perdita di efficacia degli antibiotici, che sta diventando un grosso problema.
In generale, la cura antibiotica causa uno squilibrio nella composizione della flora batterica. Questo stato viene chiamato disbiosi e può provocare:
- Astenia;
- Inappetenza;
- Debilitazione generale;
- Diarrea;
- Gonfiore addominale;
- Mal di pancia;
- Infezioni da candida e altre specie patogene.
A tutto ciò, si aggiunge la convalescenza dall’infezione che ha reso indispensabile la cura antibiotica.
Ricostituenti per bambini dopo cura antibiotica: a cosa servono
Perché ciò che avviene dopo l’assunzione della cura antibiotica diventa particolarmente importante nei bambini? Perché i piccoli sono più esposti al rischio di infezioni e quindi di assunzione di antibiotici. I ricostituenti possono fornire un supporto per prevenire e contrastare ritardi di crescita e denutrizione.
Questo avviene per diverse ragioni:
- Immaturità delle difese immunitarie;
- Frequentazione di luoghi di comunità, nei quali spesso l’aria non viene ricambiata con la giusta frequenza e le condizioni di temperatura e umidità sono ideali per la proliferazione batterica;
- Impossibilità a mantenere il distanziamento in caso di raffreddori o altre infezioni dell’apparato respiratorio e del sistema gastrointestinale, comuni in età pediatrica e molto contagiose;
- Complicazioni legate a infezioni nelle vie aeree superiori, verso i polmoni, con conseguenti bronchiti, bronchioliti e polmoniti dovute a sovrapposizione batterica;
- Sensibilità maggiore agli inquinanti ambientali, che aumentano la vulnerabilità delle mucose respiratorie alle infezioni.
Per tornare in forma dopo la cura antibiotica è importante che il piccolo segua un’alimentazione quanto più varia ed equilibrata possibile. Ma possiamo aiutare i bambini a riprendersi più velocemente anche con prodotti specifici.
Farmaci ed integratori come ricostituenti
Quando l’obiettivo è ripristinare l’equilibrio nella composizione della popolazione batterica amica, allora è bene sia mangiare correttamente che bere adeguatamente.
Se il bambino ha poco appetito, meglio evitare alimenti che già in condizioni normali non mangerebbe. E’ meglio provare con proposte più soft, che siano un buon compromesso fra i suoi gusti e ciò che sarebbe corretto mangiare.
La disbiosi, tuttavia, potrebbe avere bisogno di qualche strumento in più rispetto alla sola alimentazione e idratazione. In questi casi, si può verificare una riduzione dei livelli di sostanze importanti per la produzione di energia da parte dell’organismo. Una di queste è la vitamina B12.
È possibile allora che dopo la cura antibiotica possa essere indicato il ricorso a specifici prodotti ricostituenti formulati a base di questa sostanza. In questo caso, si parla di ricostituenti a base di sostanze già naturalmente presenti nel nostro corpo.